“Maria Speranza nostra”. E’ stato questo il tema delle riflessioni, su cui è stata impostata la novena dell’Immacolata, nella parrocchia di Pitigliano.
A differenza degli scorsi anni, la novena si è tenuta nella chiesa di Santa Maria Assunta e non in Cattedrale, perché le restrizioni alla circolazione nel centro storico e la mancanza di abitanti della zona antica del paese rendono sempre più difficoltosa la partecipazione dei fedeli.
Allora, in comune accordo, si è deciso di spostarla nella parrocchia di Santa Maria Assunta, più facilmente da raggiungere per tutti.
E questo ha dato i suoi risultati, perché la partecipazione è stata buona: un bel numero di persone ogni sera hanno partecipato, prima alla recita del Santo Rosario, alle 16.30, poi subito dopo alla Santa Messa, seguita dalla novena, tutta cantata e con i nuovi testi che il parroco ha preparato proprio per questa occasione.




La novena, quest’anno, come dicevo in apertura, ha affrontato il tema della speranza nella vita di Maria, con le riflessioni, ogni sera, su questi argomenti: che cosa è la speranza, o meglio “Chi” è la speranza, cioè, la speranza è il Signore Gesù Cristo in persona e, quindi, Maria è la Madre della speranza; questa riflessione è stata seguita da quella sulla speranza di Maria al momento del suo “Si!”, ed ancora la speranza di Maria nel Natale del Signore, e, di seguito, nel seguire Cristo, in particolare alle nozze di Cana. Poi, abbiamo continuato fino alla speranza di Maria sotto la croce del Figlio, e, a seguire, la speranza di Maria nella Risurrezione del Signore. Altri temi affrontati sono stati, poi, la speranza di Maria nella Pentecoste, la speranza di Maria nella sua Assunzione, ed infine la speranza di Maria nelle tempeste della nostra vita.

Tutti temi importanti, che di sera in sera ci hanno fatto riflettere, anche perché spiegati con la classica semplicità, ma nello stesso tempo con profondità, dalle parole di Don Giacomo Boriolo, parroco di Pitigliano.
Al termine della Messa, ogni sera, è stato esposto il Santissimo Sacramento, per un breve momento di riflessione ed adorazione personale.

Il canto del “TOTA PULCHRA”, davanti alla statua della Madonna con i flambeaux accesi ed, infine, il canto dell’”Ave Maria di Lourdes”, ci hanno fatto assaporare l’atmosfera di una “piccola Lourdes” come definita appunto da don Giacomo.

La partecipazione, come detto, è stata importante, e questo ci ha spinti a voler ripetere queste esperienze. La prossima Novena sarà, sempre in Santa Maria Assunta, quella in preparazione al Santo Natale.



Questa e altre notizie, per chi vuole, sono disponibili sul nostro sito parrocchiale
www.parrocchiadipitigliano.it.
Stefano Renzi
Diacono