Il giorno 29 dicembre, Domenica dopo Natale e festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, dopo che il Papa ha aperto la porta santa nella basilica di San Pietro nella notte di Natale dando inizio al Giubileo, tutti Vescovi hanno aperto l’Anno Santo nelle loro Diocesi, secondo le disposizioni emanate dalla Santa Sede, con una celebrazione svolta nelle Chiese Cattedrali.
Il Vescovo Padre Giovanni Roncari, che già sabato 28 dicembre aveva dato apertura all’Anno Santo nel Duomo di Orbetello, con una celebrazione diocesana che ha visto tanta partecipazione, anche a Pitigliano, nella Cattedrale della Diocesi, ha aperto l’Anno Santo con una solenne celebrazione. Il rito si è svolto in questo modo:
alle ore 11.15, nella piazza davanti alla Chiesa di San Rocco, patrono del paese, si è ritrovato tutto il popolo, alla presenza delle autorità comunali, civili e militari, delle rappresentanze di tutte le associazioni paesane, con i loro labari e di tutti i gruppi e associazioni parrocchiali, con i loro labari; tutti coloro che erano stati convocati hanno risposto con una presenza generosissima all’evento;






ha reso tutto più suggestivo la partecipazione del Corteo Storico dell’associazione “Rinascimento di Pitigliano” con il gruppo dei tamburi e degli sbandieratori;
alle 11.30, il Vescovo, dalla loggia alla porta della Chiesa, ha dato avvio alla celebrazione con la preghiera dei riti iniziali, secondo il cerimoniale emanato appositamente per l’Anno Santo, ed è stata data lettura di una monizione che esprimeva il senso dell’Anno Santo dedicato alla Speranza;




dopo di che, si è svolta la processione verso la Cattedrale, aperta dai tamburi e dagli sbandieratori, seguiva il corteo storico, la croce, il Vescovo con il clero, le autorità civili e militari, le associazioni e il popolo.







Arrivati davanti alla Cattedrale, in una piazza San Gregorio VII gremita fino all’inverosimile, il corteo si è fermato, secondo le indicazioni date in precedenza;




il Vescovo, davanti al portale spalancato, con una breve acclamazione ha indicato la Cattedrale, ha benedetto il popolo con la croce


e poi, lui per primo, è entrato nella Cattedrale varcando il portale spalancato, seguito dal clero, e da tutto il resto del popolo, mentre all’interno della Cattedrale risuonava il rullo dei tamburi seguito dal canto dell’assemblea e, all’esterno, dalla torre della Cattedrale, suonavano a distesa le campane in modo solenne, in un momento cha ha sciolto i cuori di tutti i presenti;












In Cattedrale, il Vescovo ha celebrato la Santa Messa solenne per l’inizio dell’Anno Santo, iniziando con la benedizione dell’acqua e la benedizione del popolo con l’acqua benedetta, momento accompagnato dal canto dell’assemblea;




e poi la liturgia è proseguita nel modo consueto.

Bellissima l’omelia del Vescovo: Padre Giovanni ha spiegato il significato della “porta santa”, che è Cristo stesso, il quale, Lui per primo ci ha spalancato le porte, per accoglierci tutti. Ma questo non varrebbe a niente, se non venisse spalancata un’altra porta. Esiste, infatti, un’altra porta da spalancare: quella che è dento di noi, cioè, il nostro cuore stesso.











La celebrazione si è conclusa con un ultimo intervento del Vescovo, il quale ha ricordato che la nostra Diocesi sta vivendo un momento di passaggio, dopo che il Papa ha accettato le dimissioni presentate da lui per raggiunti limiti di età: nei giorni scorsi è avvenuta la nomina del nuovo Vescovo, Mons. Bernardino Giordano, come è già stato ampiamente riportato dai vari organi di stampa. Il Vescovo eletto riceverà la santa ordinazione episcopale il 1 marzo prossimo nella Cattedrale di Saluzzo, Diocesi originaria del nuovo presule. A quella data, seguirà quella dell’ingresso solenne nella Diocesi a Grosseto e nella nostra, che continuano ad essere unite “in persona episcopi”. A questa comunicazione, il Vescovo Giovanni ha impartito la benedizione solenne

alla quale è seguita la processione liturgica finale, di ritorno, nella navata della Cattedrale, passando dalla porta dell’Oratorio, mentre il Vescovo salutava le autorità presenti.



Come ho espresso ieri, prendendo la parola al termine della Santa Messa, in qualità di Parroco ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questo solenne evento, da definirsi “storico” data la scadenza dei 25 anni, salvo occasioni straordinarie.
In primis, ringrazio il Sig. Sindaco, Giovanni Gentili, che ha presenziato al rito, sempre presente alle nostre celebrazioni, rappresentando tutta la comunità.
Ringrazio altresì le altre autorità civili e militari presenti: la Sig.ra rappresentante del Comune di Sorano, i membri della Polizia municipale, i membri dell’Arma dei Carabinieri, due dei quali hanno svolto il servizio d’onore all’altare del Signore.
Ringrazio, con tutto il cuore, tutti i membri dell’associazione “Rinascimento” di Pitigliano, guidati dal loro presidente, Lamberto Lupino, che ha sapientemente guidato l’ordine del corteo in processione; ringrazio i ragazzi con i tamburi, gli sbandieratori e tutti i figuranti del corteo storico di Pitigliano. Grazie! In questo modo, possiamo dire, tutta Pitigliano, con tutta la sua storia, ha varcato la porta della speranza.
Ringrazio tutte le associazioni presenti, con i loro labari:
l’associazione dei “Carabinieri in congedo; la Croce Rossa; la Promofiter; l’Avis; la Torciata di San Giuseppe; i cavalieri templari.
Vi ringrazio, come ho detto ieri, voi che avete risposto non tanto alla mia convocazione, ma alla chiamata di tutta la comunità per partecipare tutti ad un evento che, credo e spero, ci ha fatto e ci farà crescere ancora di più come famiglia.
Ringrazio il coro che ha animato la Santa Messa con i canti, guidato dal Maestro Maurizio Bruscalupi.

Ringrazio i ragazzi che hanno svolto il servizio liturgico, con molta competenza e passione, dimostrate in tante celebrazioni diocesane.
Ringrazio tutta la gente che ieri ha partecipato, riempiendo in modo traboccante la nostra Cattedrale e la piazza fuori: tutti, grandi e piccini, con le loro famiglie.
Ovviamente il grazie grande, accompagnato dall’applauso del popolo, al Vescovo Padre Giovanni, al quale ho espresso, a nome dei presenti, tutto il nostro affetto.
Ringrazio, per i servizi fotografici, il fotografo Nicola Tisi, la nostra carissima Rosita e alcune catechiste.
Questo è solo l’inizio: vediamo di continuare a camminare insieme, cercando di essere sempre più comunità, più famiglia, portando i pesi gli uni degli altri, mettendo a disposizione di tutti i doni che ciascuno possiede a vantaggio di tutti, e non tirandoci mai indietro ma, anzi, offriamoci tutti per l’edificazione e la costruzione della nostra comunità.
Che sia davvero il Giubileo della Speranza, per un Anno di Speranza, per una vita piena di Speranza.
E, per noi, la Speranza è il Signore Gesù Cristo in persona.

Vostro Don Giacomo Boriolo
Parroco di Pitigliano