Dovevamo svolgere una fiaccolata straordinaria per l’elezione del nuovo Papa, ma non è stato possibile, a causa dell’allerta meteo e dell’improvviso e brusco abbassamento delle temperature.
E così, martedì 6 maggio, vigilia del Conclave, la comunità di Pitigliano, alle 21.00, si è ritrovata nella Chiesa di Santa Maria Assunta, dove è stata celebrata la Santa Messa per l’elezione del Papa. La celebrazione è stata un momento forte della preghiera per il nuovo Papa: anche noi a Pitigliano, in questi giorni, in tanti modi, ci siamo uniti alla preghiera corale di tutta la Chiesa, per chiedere a Dio il dono di un papa degno e santo. Il Conclave, che si sarebbe tenuto l’indomani, mercoledì 7 maggio, alle 16.30, avrebbe visto i Cardinali entrare nella Cappella Sistina per eleggere il successore di Papa Francesco, scomparso lo scorso 21 aprile, lunedì di Pasqua. Sempre la mattina giorno dopo, alle 10.00, nella basilica di San Pietro in Vaticano, il cardinale decano Giovanni Battista Re, avrebbe presieduto la Messa “pro eligendo Romano Pontifice”.
La nostra celebrazione, qui a Pitigliano, è stata presieduta dal nostro parroco, Don Giacomo, con l’assistenza dei diaconi Stefano e suo padre Carlo.


Durante la Messa, il parroco ha più volte ricordato alle persone presenti il ruolo fondamentale del papa; ha spiegato come viene eletto e i compiti che è chiamato a svolgere.
Dopo le letture, Don Giacomo ha preso la parola e ha ricordato che i cardinali avranno il compito di eleggere il successore di San Pietro e di sceglierlo con la grazia dello Spirito Santo, che deve essere invocato su di loro. Poi ci sarà la scelta del nome, come vorrà essere chiamato. Ha spiegato Don Giacomo: “Noi non saremo presenti nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa, anche perché non avremmo i criteri giusti per sceglierlo. Ma possiamo intervenire in un modo altrettanto efficace: con la preghiera, con la quale possiamo arrivare laddove non si può intervenire direttamente. Tutti desidereremmo un grande papa. Dobbiamo pregare per questo. Pensate, ha sottolineato Don Giacomo, quanto un papa può influire nel mondo. Allora, dobbiamo chiedere innanzitutto un papa santo. Il resto viene di conseguenza”.
Dopo i vari scrutini, ci sarà la fumata bianca, e in quel modo sarà eletto il 267 successore al trono di San Pietro, primo papa della storia della Chiesa.
La celebrazione della Messa si è svolta in modo solenne; infine, c’è stata la benedizione finale da parte del parroco Don Giacomo.



Dopo, abbiamo acceso i flambeaux e intonato il canto di Lourdes alla Madonna. Ci ha detto Don Giacomo: “Affidiamo, già da ora, il nuovo papa alla Madonna. Noi ancora non sappiamo chi è, ma il Signore e la Madonna lo sanno. Affidiamolo a loro”.





Finita la celebrazione, siamo tornati tutti alle nostre case; ora siamo in attesa della fumata bianca, che annuncerà il nuovo papa. Non vediamo l’ora di conoscerlo e sapere chi sarà. “Una cosa è certa”, ha concluso Don Giacomo, chiunque sia il papa, da qualunque paese provenga e qualunque età abbia, sarà lui il nostro papa e noi gli vogliamo già bene”.

Federico Goracci