NEL NOME DELLA MAMMA. Le feste di settembre alla Madonna delle Grazie.

In occasione della Festa della natività di Maria Santissima, lunedì 8 settembre, si è celebrata, a Pitigliano, la Festa della Madonna delle Grazie, nel Santuario diocesano dedicato alla Vergine. La processione con la fiaccolata, partita alle ore 21 dalla Cattedrale di Pitigliano, ha coinvolto un gruppo di fedeli che, accompagnati dal Parroco Don Giacomo, ha percorso in preghiera le vie del centro storico, illuminando il tragitto con i flambeaux, nella cornice suggestiva del paese.

Durante il cammino, Don Giacomo ha ricordato il voto alla Madonna fatto nel 1580 dai cittadini  devoti di Pitigliano, come ringraziamento per essere stati salvati dalla peste e che ogni anno, da oltre 4 secoli viene rinnovato. Inoltre, il parroco ha ricordato l’importanza e la necessità di pregare la nostra Madre Santissima con fede, per il paese, per le famiglie, per i malati, per coloro che non credono, per la pace, soprattutto in questo momento di grande sofferenza di tanti popoli.

La processione, che si è svolta in sicurezza, grazie alla collaborazione della polizia municipale, è terminata al Santuario con la celebrazione Eucaristica. Sull’altare a celebrare, oltre al parroco, anche don Lido Dondolini, i diaconi Carlo Boriolo e Stefano Renzi e un sacerdote della Repubblica Ceca, che si trovava a Pitigliano. Al centro dell’omelia pronunciata da Don Giacomo, la storia della nascita di Maria tratta dai vangeli apocrifi, antichi scritti cristiani che non sono nella Bibbia, ma i quali contengono alcune tradizioni confluite in diverse ricorrenze liturgiche della Chiesa. Soprattutto, è importante considerare questo: la Madonna è nata perché noi potessimo rinascere. La sua grandezza, si esprime nella maternità che ha portato alla nascita del Signore, autore della nostra rinascita: ogni volta che accogliamo la Madonna, viviamo e imitiamo la sua fede, l’amore e la speranza, noi viviamo la nostra rinascita. Nella liturgia si è rinnovato il legame profondo tra la comunità e Maria, madre amorevole e modello di vita cristiana. 

Nello stesso Santuario, venerdì 12 settembre, è stata celebrata anche la festa del Santissimo Nome di Maria. Durante la celebrazione eucaristica, don Giacomo ha messo l’accento sull’importanza del nome per identificare, non solo un volto, ma anche ciò che quella figura rappresenta per noi e per la nostra vita: Maria come esempio di umiltà e fede, di obbedienza nel silenzio e nel servizio; il suo “si” e la sua disponibilità diventano per noi modello di adesione al progetto di amore di Dio per l’umanità. La Madonna ci ricorda che Dio agisce nella storia anche attraverso ciò che ci appare semplice come una nascita, la vita di una famiglia, la vita quotidiana. La celebrazione è terminata poi con l’adorazione eucaristica e la benedizione, dalla porta del santuario, con il Santissimo Sacramento, sul paese, sugli abitanti, su tutti coloro che sono nella sofferenza, nella solitudine anche spirituale e di nuovo sul mondo, bisognoso di pace e di fede. 

Le celebrazioni dedicate alla Natività della Beata Vergine Maria e al Santissimo Nome di Maria hanno rappresentato, ancora una volta, un’occasione preziosa per tutta la comunità di riunirsi nella fede, nella preghiera e nella fraternità, un’occasione per riscoprire il senso di appartenenza alla comunità cristiana e per rinnovare il desiderio di camminare insieme, accompagnati dallo sguardo materno di Maria.

Patrizia Manetti

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