NOTTE SANTA DI NATALE: MESSA IN CATTEDRALE CELEBRATA DAL NOSTRO VESCOVO. “Prendersi cura di Gesù nella propria vita”.

Notte di Natale 2025. Il Vescovo ha programmato la celebrazione della Santa Messa nella notte santa in Cattedrale a Pitigliano. Una nottataccia: piove a dirotto, il vento tira forte, fa freddo. Il Vescovo arriva con largo anticipo nella sacrestia della Cattedrale. E’ tutto bagnato. Ma non si scompone. Prepariamo lo svolgimento della celebrazione. Qui da noi, abbiamo il rito dello scoprimento del Bambinello, posto davanti all’altare, al momento del Gloria. Il Vescovo propone, invece, che il Bambinello sia portato da uno dei chierichetti, una bambina, dal fondo della Chiesa fino davanti all’altare. Una bella idea. Facciamo proprio così. Intanto, la Cattedrale si riempie silenziosamente. Iniziamo la solenne celebrazione, al canto dell’Adeste Fidelis. Dopo la proclamazione della Kalenda, viene intonato il Gloria e la chierichetta, accompagnata dai ministranti, porta la statua di Gesù Bambino davanti all’altare, il Vescovo la accoglie, viene posta sul seggio rialzato davanti all’altare e viene incensata. Un momento molto bello. La bambina è stata contentissima.

All’omelia, il Vescovo ci ha donato parole molto belle, adatte a suscitare in noi tante riflessioni. Ha detto: ognuno di noi è venuto qui per il Natale, ciascuno con i suoi alti e bassi, con i suoi umori, con i suoi problemi. Portiamo tutto nella preghiera. Quale messaggio del Natale possiamo cogliere per la nostra vita? Ha preso l’immagine di Maria che avvolge in fasce Gesù e lo pone nella mangiatoia. Maria si prende cura di Gesù. Ecco, prendersi cura di Gesù. Ma noi, chiede, ci prendiamo cura di Gesù nella nostra vita? Nel vivere la nostra relazione con lui, con la preghiera, nel modo in cui compiamo le nostre scelte, nei gesti piccoli e grandi della nostra quotidianità. Inoltre, la mangiatoia era il luogo dove si nutrivano gli animali. Quindi, questo significa che Gesù è un nutrimento. Deve essere il nostro nutrimento. Fratelli, ha domandato il Vescovo, ma noi di che cosa ci nutriamo nella nostra vita? Quali sono i nostri nutrimenti? Andiamo da Gesù perché sia lui il nutrimento, la sorgente per la nostra vita? La gente ha ascoltato attenta in silenzio. Infine, domanda, da questa celebrazione, quale decisione possiamo prendere per la nostra vita? Da questo momento di preghiera, quali passi possiamo mettere in atto nella nostra quotidianità, per porre piccoli cambiamenti in bene?

La celebrazione è proseguita in modo consueto. Al termine, ho rivolto al Vescovo un breve saluto, esprimendo a nome di tutta la comunità di Pitigliano gli auguri di buon Natale a lui, il suo primo Natale da Vescovo, e la nostra gioia di averlo qui tra noi.

Dopo la benedizione solenne, ci siamo disposti per la processione finale dei ministranti, con il gesto di portare la statua di Gesù Bambino nella mangiatoia nel presepe grande della Cattedrale. Invece di portarla lui, il Vescovo, come precedentemente aveva proposto, esprimendo un’altra sua bella idea, ha voluto che il Bambinello fosse portato da una delle coppie presenti in Cattedrale. E così è stato fatto.

Dopo la Messa, come tutti i salmi finiscono in Gloria, è stato preparato un momento conviviale, con cioccolata calda, dolcetti e bevande. Il Vescovo ha salutato tutti, poi si à fermato un momento per fare festa con noi, prima di ripartire nella notte per il suo cammino. Era notte, ma dentro di noi è rimasta la luce dell’incontro con il Signore.

Don Giacomo Boriolo

Parroco di Pitigliano

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