Raccontare una mattina piena di belle emozioni non è facile, ma cercherò di riuscirci narrandovi tutto fin dall’inizio. Circa un mese fa, il parroco Don Giacomo ha invitato noi catechiste a ritrovarci insieme, per organizzare la ripresa del catechismo. Quando si inizia un percorso, si valuta sempre il pregresso e ciò che è stato vissuto nel passato, per cercare di capire cosa si può migliorare. Constatiamo continuamente che le esigenze di tutti sono cambiate, le famiglie sono cambiate e, soprattutto, anche i ragazzi sono cambiati; e allora, anche noi vogliamo rinnovarci. Ci siamo detti che vogliamo trasmettere l’amore di Gesù in un modo più gioioso. Abbiamo deciso di ricominciare il catechismo organizzando una bella festa, che si sarebbe svolta soprattutto al campetto dell’Oratorio; per questo, abbiamo invitato i ragazzi con le loro famiglie.
Oggi, domenica 2 ottobre, è una splendida giornata: infatti, il sole riesce a scaldare ancora di più i nostri cuori. Noi catechiste abbiamo allestito il rinfresco; i genitori sono arrivati e hanno portato le bevande, poi hanno iniziato a parlare tra loro. I bambini sono intrattenuti dai ragazzi più grandi, educatori dell’Acr. C’è fermento e ci sono tanti sorrisi. Don Giacomo dà il benvenuto a tutti. Simone, il ragazzo che ha in custodia il campetto, ci aiuta e mette una piacevole musica di sottofondo. Dopo aver fatto una buona colazione tutti insieme, è iniziato il grande gioco. Quattro cartelloni ben illustrati indicano alcune realtà e attività vissute molto dai ragazzi: calcio, ballo, tv e telefono. I ragazzi si dovevano avvicinare a quello che più li ispirava. I gruppi che, in base a questa scelta, si sono formati, hanno individuato e rappresentato, con una scenetta, l’aspetto migliore e peggiore dell’attività che avevano preferito in precedenza; stava poi agli altri gruppi indovinare quale attività fosse. Il senso di questo gioco rimandava all’importanza delle relazioni tra noi, all’importanza di stare insieme. Ci siamo veramente divertiti.
Mentre si svolgeva il grande gioco, Don Giacomo ha incontrato i genitori nella sala del refettorio, in Seminario, e ha condiviso con loro i desideri riguardo al percorso dell’anno catechistico. Quindi, siamo andati alla messa.
La celebrazione è stata ben partecipata. Tanti chierichetti, intorno al parroco, hanno dato un’immagine veramente bella all’altare; i canti mettevano gioia e l’omelia del parroco, dialogata con i ragazzi, è stata un vero insegnamento. Abbiamo sperimentato che il catechismo puo’ essere anche un’esperienza gioiosa con i bambini e le loro famiglie. Grazie a tutti quelli che hanno collaborato a rendere questa giornata unica, ai genitori, ai ragazzi e… siamo sicuri che la nostra festa non deve finire, non deve finire.
Simonetta Lupi


